venerdì 20 febbraio 2009

YOGURT FATTO IN CASA


Ho trovato una ricetta che mi ispira un sacco... quindi la posto e la proverò presto...
Adoro lo yogurt, di tutti i tipi, ma quando la vicina di casa dei miei genitori lo preparava e me lo dava da assaggiare andavo in disibillio!!!
COSA SERVE DUNQUE PER PREPARARE LO YOGURT IN CASA???

INGREDIENTI E UTENSILI NECESSARI
1 pentola d'acciaio pulita con una capacità almeno tripla rispetto al latte impiegato;
1 L latte biologico a lunga conservazione intero;
Alcuni barattoli di vetro con tappo a vite (per una capacità totale pari al latte impiegato -assolutamente ben puliti e asciutti, possibilmente di piccole dimensioni, se volete monoporzionare lo yogurt, oppure da 250 ml: ottimi sono i 4 Stagioni Bromioli da 150 ml);
1 vasetto di yogurt bianco biologico e intero (per uno/due litri di latte è sufficiente un vasetto da 125 ml). acquistare uno yogurt con la data di produzione vicinissima del tipo che preferite ottenere;
1 mestolo e 1 cucchiaio d'acciaio.
1 scatola di legno o cartone con coperchio.
1 vecchio pullover di lana che non usate più.

COME SI PROCEDE:
1. Lasciate il vasetto di yogurt e il cartone del latte fuori dal frigorifero per qualche ora: evitate di procedere finché entrambi non avranno la medesima temperatura dell'ambiente circostante. Se i batteri subiscono uno choc termico, moriranno e non potranno più lavorare per voi.

2. Quando il latte e lo yogurt avranno la medesima temperatura, versate il latte nella pentola e aprite il vasetto dello yogurt, lasciandolo riposare ancora nei pressi (30 cm) della pentola. Accendete il fuoco sotto la pentola a forza media. Il latte dovrà giungere gradatamente all'ebollizione. Mi raccomando non abbandonate la pentola sul fuoco per non piangere poi sul latte versato (ahahaha).

3. L'ebollizione sarà spettacolare, come al solito, visto che in questa fase il latte aumenta il suo volume di oltre il 100%, per questo abbiamo utilizzato una pentola così capiente. Mettete a questo punto il fuoco al minimo e lasciate sobbollire per dieci minuti. In questa fase, oltre ad eliminare eventuali batteri indesiderati che modificherebbero il processo di fermentazione, la temperatura farà perdere al latte, per evaporazione, una porzione dell'acqua in esso contenuto, aiutando così ad ottenere un prodotto finale di particolare consistenza.

4. Spento il fuoco, potete abbandonare la pentola per una mezz'ora circa, in attesa che si raffreddi fino ad una temperatura compresa tra i 40°C e 45°C. Nella fase di ebollizione si sarà formata sulla superficie del latte, una pellicola di proteine e grassi che sarà meglio eliminare dal processo di fermentazione. Raccoglietela delicatamente col cucchiaio di acciaio e asportatela. Potete mangiarla, è dolce e gustosa. Mi raccomando non leccate il cucchiaio che utilizzate in questa procedura perché i batteri che avete in bocca contaminerebbero il latte pregiudicando il lavoro del Lactobacillus bulgaricus e dello Streptococcus thermophilus!!!

5. Per sapere se il latte ha raggiunto la temperatura adatta a procedere avete due possibilità, provare la temperatura con un termometro da cucina (difficile che ne abbiate uno e non usate assolutamente quello per misurare la febbre che espoderebbe a contatto col latte, contaminandolo col mercurio... e poi .. che schifo!) oppure immergendo nel latte il vostro dito mignolo ben lavato e asciugato. Se dopo tre secondi d'immersione proverete ancora la sensazione di tepore senza avvertire bruciore, allora la temperatura è perfetta e potete procedere con l'inoculazione dello yogurt del vasetto. Se invece proverete una sensazione di bruciore, anche seppur sopportabile, allora il latte è ancora troppo caldo e dovrete aspettare uno o due minuti e riprovare a immergere il dito. Se invece avrete atteso troppo e il latte dovesse risultare freddo, accendete di nuovo il fuoco per uno-due minuti al fine di riportare la temperatura a 40-45°C.
6. Se la temperatura sarà quella adatta, prendete il vasetto dello yogurt e mettetegli dentro uno o due cucchiai di latte tiepido, rimescolate per fluidificare lo yogurt. Potete aggiungere altro latte fino a riempire il vasetto. Rimescolate ancora e versate lo yogurt nella pentola. Rimestate per bene il latte prendendone mestolate e riversandole nella pentola. E' necessario che lo yogurt che avete versato si distribuisca omogeneamente nel latte.
7. Infine, sempre col mestolo, riempite i barattoli di vetro fino a 1/2 cm dall'orlo e chiudeteli coi coperchi. Non è necessario stringere forte le capsule.
Consiglio sull'acidità: se preferite uno yogurt più acido potrete scegliere una temperatura di inoculazione più verso i 45°C che verso i 40°C, prolungare la fermentazione oltre le 6 ore e attendere tre o quattro giorni prima di consumarlo. Più lunga (senza esagerare) sarà la fermentazione (cioè la permanenza iniziale fuori dal frigo) e più acido risulterà lo yogurt.
8. Disponete i vasetti rapidamente nella scatola, avvolgeteli nel pullover e chiudete il coperchio, riponendo la scatola in un luogo buio e tranquillo. Se non usate la scatola ma disponete di un luogo adatto, riponete lì i barattoli, se riuscite metteteli uno sopra all'altro (non più di uno sopra all'altro) in modo da sfruttare il tepore vicendevolmente.
Consiglio sui tempi: circa 6 ore massimo di fermentazione. Lo yogurt pronto andrà messo subito in frigo per interrompere la fermentazione che lo renderebbe troppo acido.
Questo yogurt si dice stranghistò (in inglese strained yogurt).
Lo yogurt casalingo si conserva per almeno una settimana.
Se per caso qualche barattolino vi dovesse avanzare per un tempo maggiore potrete utilizzarlo tranquillamente (salvo presenza di muffe o di pellicole colorate) per la preparazione della torta allo yogurt o dello Tzatziki.
Ovviamente utilizzerete d'ora in poi il vostro yogurt casalingo per preparare la vostra scorta settimanale.
Se doveste invece assentarvi per qualche giorno da casa, interrompendo il rito settimanale della preparazione del vostro yogurt, potrete riporre nel congelatore un barattolino per preservare una copia del vostro prodotto. Lo yogurt può essere utilizzato (ma non mangiato) per preparare altro yogurt fresco anche dopo 15 giorni, a meno che non si sia ammuffito.

Non vedo l'ora di provare!!!!

2 commenti:

  1. adoro lo yogurt...
    lo mangio sempre da una vita!!

    ma davvero è cosi semplice farlo!?!?!?
    non pensavo.
    ci proverò.
    :)

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  2. Certo è davvero così facile. la lepre marzolina l'ha fatto da poco e conferma che è venuto buonissimo!!!
    insomma basta provare!!
    Fammi sapere poi come ti è venuto...
    ;)
    a proposito.. benvenuta!

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